Mal di schiena: quale metodo scegliere?
Metodi o Back School
Quando una persona soffre di mal di schiena, c’è il rischio che si trovi confusa perché vengono proposte tante terapie e non sa a chi affidarsi per risolvere il suo problema.
Allo stesso modo, i giovani laureati in fisioterapia o scienze motorie è giusto che si pongano questa domanda: quale metodo devo imparare per diventare bravo nel mio lavoro?
Infatti, sono numerosissimi gli autori che si sono occupati della lombalgia e hanno proposto un loro metodo: Cinesiterapia secondo Charrière, Rieducazione funzionale di Cailliet, Cinesiterapia analitica di Sohier, Approccio di Sikorski, Approccio Trager, Rieducazione secondo Troisier, Esercizi di Williams, Terapia meccanica di Mckenzie, Metodo Feldenkrais, Metodo Mézières, Rieducazione posturale globale di Souchard, Metodo Alexander, Metodo Pilates, Aston Patterning, Metodo dei riflessi posturali, Integrazione posturale, Integrazione strutturale (Rolfing), Recupero Funzionale, Riprogrammazione senso-motoria, Work Hardening, Verrouillage, Stabilizzazione della colonna dorsolombare, Meccanismo protettivo lombare, Rieducazione propriocettiva, Idrochinesiterapia.
Di seguito, riporto i nomi dei grandi maestri, quelli più conosciuti, elencandoli nell’ordine cronologico in cui sono nati.
Frederick Matthias Alexander: 1869-1955
Joseph Hubertus Pilates: 1883-1967
Paul C. Williams: 1900-1978
Moshé Feldenkrais: 1904-1984
Françoise Mézières: 1909-1991
Alexander Lowen: 1910-2008
René Cailliet: 1917 – 2015
Alf Nachemson: 1931-2006
Robin Mckenzie: 1931-2013
Considerando la loro data di nascita comprendiamo come siano stati grandi nelle loro intuizioni ma possiamo anche capire i loro limiti dovuti al fatto che ai loro tempi le conoscenze erano limitate.
Tutti questi autori meritano attenzione perché hanno dedicato la loro vita, il loro studio e il loro lavoro al trattamento del mal di schiena e delle patologie vertebrali: tutti hanno cercato la verità senza raggiungerla al 100%.
Per ogni metodo possiamo trovare dei punti forti e dei punti deboli. Di conseguenza, è limitativo affidarsi solo ad un metodo.
Dobbiamo acquisire la capacità critica di cogliere ciò che i diversi metodi hanno in comune e i motivi per cui presentano delle divergenze.
Imparare diversi metodi è un po’ come munirsi di diverse armi per poi scegliere quella più idonea secondo l’obiettivo da raggiungere o le necessità della persona che soffre.
Infine, sapere che esistono tanti autori, tanti metodi, deve portarci ad un atteggiamento di umiltà: occorre non accontentarsi mai, più si studia più ci si accorge di non sapere mai abbastanza. Non basta una vita di studio e di lavoro per conoscere in modo approfondito tutti i metodi e tutti gli studi che si sono occupati delle algie vertebrali.
Tutte queste considerazioni ci fanno capire che al primo posto non deve essere il metodo, ma il benessere di chi soffre: la sua capacità di gestire il dolore con un atteggiamento di fiducia e con un impegno personale, grazie alla preparazione psicofisica acquisita.
Per raggiungere questi obiettivi è sorta la Back School – Programma Toso che non è un ulteriore metodo ma un programma multidisciplinare che pone al primo posto il benessere di chi soffre e si fida del professionista a cui affida la sua schiena.
Fare il bene di chi ha mal di schiena significa
Ascoltarlo per comprendere il motivo per cui si è alterato l’equilibrio della sua colonna vertebrale
Spiegargli come è fatta la colonna vertebrale, come funziona e qual è il meccanismo che produce il dolore
Insegnargli tutto quello che serve per ridurre il dolore ed evitare che ritorni
Benedetto Toso